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giovedì 8 ottobre 2020

Niente Panico e mettiamo le mascherine

 



In questi giorni stiamo assistendo ad una crescita, abbastanza importante, del numero di casi di covid-19 (e del tasso di positività) in tutta Italia. Alcune regioni sono decisamente in allarme (Campania), altre sono solo in allerta (Lazio, Sardegna, Liguria ad esempio). 

Questa situazione va però distinta da quello che è successo a –marzo-aprile, quando si avevano, come ora, anche più di 3000 positivi giorno. 
 La politica dei tamponi, nei giorni più drammatici, era molto diversa, si facevano tamponi solo ai sintomatici, per lo più gravi, e non avevamo la capacità di cercare gli asintomatici. Oggi è ben diverso, si fanno tamponi praticamente a tutti  e aggiungiamo, per fortuna. Siamo passati dai 30000 tamponi di fine Marzo ai 130000 circa di oggi. Sono ormai settimane che monitoriamo il tasso di positività, cioè il rapporto tra postivi e numero di persone testate. Oggi siamo al 6.5%, decisamente in rialzo. Questo ci permette di capire quanto il COVID-19 sia presente  nella popolazione, ricordando sempre che, per fortuna, gli asintomatici sono circa il 90% dei casi positivi al test. Un numero elevato di tamponi, un’efficace politica di screening ci consente di proteggere i più fragili e prevenire l'effetto catastrofico dell'intasamento delle terapie intensive. 
Come possiamo contribuire, facendo la nostra parte, ad evitare la diffusione senza controllo dell’epidemia? Anche qui la cosa non è complicata, ci sono pochi punti semplicissimi: 
1. Indossando le mascherine e lavando spesso le mani 2. Evitando gli assembramenti e mantenendo le distanze se siamo in molti 3. Isolando chi risulta positivo anche se asintomatico  4. Arieggiando spesso i locali in cui passiamo del tempo, dall'ufficio, alla classe, all'officina, alla stanza da letto ecc.


Un grande aiuto può darlo l'uso dell'app #Immuni non dimentichiamolo!

Ci chiediamo allora se sia davvero necessario usare lo spauracchio di un nuovo lockdown, alimentando incertezze e paure nella popolazione. L’obiettivo deve essere sensibilizzare e informare le persone. Spaventarle non aiuta a capire cosa c'è da fare. Il Paese sta tenendo bene ancora, tutti (o quasi) remiamo dalla stessa parte, il sistema sanitario si sta rafforzando e fornisce risposte rapide ed efficaci. Quindi basta fare attenzione e seguire le poche regole, quelle del buonsenso, che ci siamo dati e, in parte, ci hanno imposto. Poi c'è l'economia e sì quella fa paura almeno quanto l’epidemia. Non possiamo permetterci una nuova chiusura generalizzata, è evidente, bisogna esserne consapevoli. E allora basta mettere (correttamente) la mascherina. La situazione è seria, ma basta davvero poco per restare aperti e competitivi. 





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